Tuesday, January 03, 2006

Hello operator

Chissà come mai le telefonate che ti fanno tremare le gambe, per un motivo o per l'altro, le perdi sempre. Sei di là a lavorare, sotto la doccia, in cortile a lavare la macchina. Stavolta le notizie intrasferiche sono una bomba, bisognerà solo sistemarsi lontano dall'area di deflagrazione.

Buon anno a tutti.

Sono in ufficio, e a metà mattina mi trovo a fare un blog, tanto è il lavoro che mi piega la schiena... sono qui per un capriccio del mio titolare, che alle ore 19.00 del primo gennaio mi comunica variazione sul mio calendario vacanziero. Avrei dovuto ricominciare regolarmente il 2, ma egli, misurata l'enorme mole di lavoro, mi chiedeva di presentarmi il 2 e il 3 solo al mattino, e dal 4 di nuovo ferie fino al 9. Non è che la cosa mi faccia schifo, anzi, amo talmente tanto il mio lavoro che quasi mi commuovevo, solo poteva dirmelo anche prima, in modo che io non mi facessi prendere dalla saudade l'ultimo dell'anno ed anche il primo. E poi son due giorni che vengo qui al mattino a girare i pollici e pure gli alluci. Tant'è. Mi risparmio 8 ore di ferie e vado a credito di quasi 5 giorni.

Le vacanze sono state tutto sommato buone, con un assoluto highlight la vigilia di Natale, passata splendidamente insieme alla famiglia di Georgia e alla mia. Il resto, scandito da un fine lavoro di feng shui che ha allargato spazi nella mia camera (e ha visto l'ingresso trionfale di una colonnina porta CD in finto ciliegio da 150 posti!) e da qualche stress da scadenza. Le uscite notturne, causa freddo polare (dalle nostre parti siamo arrivati in scioltezza a -12) sono state volutamente limitate al minimo, e trascorse in casa tra computer, divano e quel telefilm di MTV (That 70s Show) che non ha davvero niente di speciale, ma che continuiamo a guardare...
Anche il capodanno è stato davvero in pantofole: dopo un pomeriggio di acquisti e un vigoroso cenone, quattro chiacchiere da Toby... eravamo quattro amici al bunker esoterico...
E nel mentre vedevo anche il ritorno sul ring di Undertaker.
L'ultimo acquisto dell'anno è stato il nuovo album degli Strokes, vedere recensione per mio parere, non entusiasta, comunque.
Ottime notizie dal fronte cestone supermarket, che ieri mi ha regalato per € 4,50 "Takin' it to the streets" dei Doobie Brothers, per approfondire un 1976 dove il rock s'innervava di funk e ritmi afroamericani... è una zona temporale che mi stimola molto, e poi è curioso vedere cosa si ascoltava quando il sottoscritto aveva un anno. Baffi, occhiali a goccia, stivaletti e pantaloni a zampa compresi.
Su altri fronti mi sono goduto il "Classic Cuts" di Grandmaster Flash, immaginando un potente block party all'angolo del nuovo kebab shop che ha aperto a tortona. Solo fantasia, purtroppo, ma almeno immaginare non costa niente e paga, per quei 5 minuti...
Ho riscoperto ieri mattina anche la truzza eleganza di "III: Temples Of Boom" dei Cypress Hill, che ho utilizzato come sveglia alle 7 dopo giorni di sbulacco e risvegli a metà mattina, "Hasta los Estados Unidos, estos cabrones, que con la democracia, que nos 'tan singando en el culo. Todos son unos mismos cabrones..."
Ore 11.40... 50 minutes to go...

1 comment:

Michele said...

yes anch'io ultimamente sto riscoprendo certi gruppazzi anni 70 che anni fa mi facevano "cagare" ma che riascoltandoli ora sono molto più validi musicalmente di certo hc o noise all'epoca tanto strombazzato...anyways thanx per l'apprezzamento per il mio blog , oggi ti linko