Monday, September 04, 2006

She's a woman you know what I mean, you better listen listen to me

Reduce da un concerto di potentissimi Wolfmother ieri sera, scrivo qualche nota, sicchè, come si può intuire, la routine è ricominciata...
Sul concerto: granitici, massicci, BRAVI A SUONARE e lui BRAVO A CANTARE (e non è facile non beccare nemmeno una stecca sulle ottave alte, avendo anche la pesante eredità di una voce da test del DNA con quella di Ozzy periodo primi Sabbath). Hype o meno questi qua hanno spaccato, penso che possa essere un giudizio uniforme tra il variegato pubblico. Un'ora e mezza tra riffs, assoli e momenti quasi prog. Il fatto che siano australiani la dice lunga (è pur sempre la terra di Saints, Radio Birdman, Hoodoo Gurus, Stems, Easybeats... tutta robetta fine)
Sulle vacanze (romane): una sindrome maniaco depressiva al ritorno è sufficiente a far capire i livelli di grazia della vacanza? Regressione infantile e ridarola comprese.
Sulla musica: al solito, solo vecchiume original e vecchiume moderno... in macchina The Zombies "Odyssey & Oracle", John's Children "Jagged Time Lapse", Son House la raccolta messa insieme da Scorsese, e l'ultimo Strange Flowers, vedi reviù...
Sull'umore: si staziona in zone di bassa pressione. Si combatte la mancanza di input, si condanna unanime la mancanza generalizzata di concretezza. Si sugge a piene mani da un fertile isolamento, unica igiene di un panorama tra il grottesco e il desolante. Si impara dalle proprie esperienze, non da quello che ti dicono.
Se avete un quote generator di Henry Rollins potrebbe farmi comodo...
(fab)

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