Disegmami un cerchio attorno e puoi star sicuro che ne salterò fuori

A dir la verità non so mica perchè sto qua a scrivere invece di fare la mia consueta mezz'oretta lettura e poi a nanna... forse è una questione di pressione, va aperta la valvola e lasciato libero lo sfiato.
Il weekend è stato. Venerdì sera i Brian Jonestown Massacre sono stati ok, un bel concerto davvero, lungo (1 ora e tre quarti circa) trascinante, curioso... non is sono risparmiati e poi sono stati fighi perchè finito di suonare sono schizzati (loro, i musicisti) a fare il banchetto del merch. Uno di loro (il chitarrista con la maglietta di Wallace & Gromit) mi diceva che tutto l'introito del banchetto rimane a loro senza percentuali... quindi... nobili workers. Se calcoliamo che il biglietto l'abbiamo pagato solo 10€ e che il gruppo di spalla (i Lovetones) sono stati davvero buoni (precisi, professionali, simpatici... e una volta tanto con delle seconde voci fatte BENE, intonate) direi bilancio positivo. E credo che BJM & co. l'attitudine ce l'abbiano, perchè anche il terribile Anton Newcombe finito il concerto è rimasto fuori con la gente, a cazzeggiare, scherzare e bersi una birretta. E' stato particolare, fuori dal Rainbow a fare capannelli coi vari musicisti dei BJM (sono sette persone!) e dei Lovetones, a parlare di Radio Birdman, Stems e altre delizie australiane. Zero vestiti barocchi, zero trend... infatti ci saranno state 70 persone in totale in tutto il Rainbow, tutta gente "normale". Perchè ok il vestito e i lustrini, ma gli stronzi prima o poi vengono a galla, e chi "ce l'ha" se lo tiene. Right?
Ultimamente ho un forsennato bisogno di riffs... stasera tornavo a casa coi Wolfmother a nastro, a volume da sanguinamento orecchie... e poi Mott The Hoople, AC/DC, vorrei approfondire i Witchcraft e i Leaf Hound... ad essere drogato musicale proporio non passa mai, c'è sempre troppa roba sotto la polvere da scoprire.
Ora la mia banda è quella dei Riffs.
Poi Lele mi ha portato Screaming Lord Sutch, così andrò al di là dei pezzi obbligatori. E ieri sulla chitarra di Georgia mi son tirato giù "A House Is Not A Motel" dei Love, che anche cantata rimane bella, e resiste alla mia violenza...
Leggendo sto librone "Please Kill Me", hanno iniziato a tarmi sul cazzo i Velvet Underground, che a quanto pare erano una ganga di debosciati-esteti-esistenzialisti drogati col grano di Andy Warhol. Che culo. Bella vita styleee! Mentre sale il rispetto per Stooges e MC5, di Detroit, di estrazione modesta, le due band più importanti della città, che invece di spruzzarsi vetriolo e puntare ad incularsi, hanno scelto la via dell'amicizia. O così almeno pare. Sto diventando patetico. Forse?
No, è che è meglio che vada a dormire, la maledizione del mostro della laguna nera è il "non sonno" e a me, come tutte le volte dopo una cert'ora, sono già spuntate le branchie, e divento noioso e molesto. Boh, comunque non mi piace essere messo in nessun cerchio, non sono un individuo clusterizzabile, non ho alcune abitudini frequenti negli usi e costumi degli ultimi tempi, sono tranquillo, non credo di essere viziato e mi bastano poche cose.

At my house I've got no shackles
You can come and look if you want to
In the halls you'll see the mantles
Where the light shines dim all around you
And the streets are paved with gold and if
Someone asks you, you can call my name
You are just a thought that someone
Somewhere somehow feels you should be here
And it's so for real to touch
To smell, to feel, to know where you are here
And the streets are paved with gold and if
Someone asks you, you can call my name
You can call my name
I hear you calling my name yeah all right now
By the time that I'm through singing
The bells from the schools of walls will be ringing
More confusions, blood transfusions
The news today will be the movies for tomorrow
And the water's turned to blood, and if
You don't think so
Go turn on your tub
And it it's mixed with mud
You'll see it turn to gray
And you can call my name
I hear you call my name

(fab)