Vivere in questo ufficio non è nulla di natalizio. Alla luce delle vicende accadute tra queste mura di cartongesso, e, a dir la verità, anche di quello che ultimamente succede molto spesso all'esterno, sono giunto alla salomonica conclusione che è meglio che la gente creda che tu sia una testa di cazzo, se possibile introvesro e nemmeno tanto normale. Un cuneo acuminato da una parte e un groviglio di spine dall'altra, no possibilità di limare e/o fresare. Così, da fuori, tu sarai sempre una testa di cazzo con cui non si piò ragionare e in media pochi ti romperanno i coglioni. Se quello che conta è il risultato, così vinci due a zero. Poi, in casa, cambi registro e il gioco è fatto... "Viviamo strani giorni", ma in fondo chissenefrega della filosofia quando per 100 euro potresti essere schiacciato come una merda. O inizi a schiacciare anche tu, o ti crei un progressivo eremitaggio, che limita i contatti col mondo comune a precise e chirurgiche "puntate" verso ciò che ti serve, senza tanti versi. Alla delusione da aspettative mancate si contrappone la soddifazione da aspettative mai considerate. E via di rinforzo della sfera dei cazzi propri!
Devo sizzare, si diceva una volta...
Le forsennate e per lo più poco utili compere natalizie hanno tuttavia leggermente distolto l'attenzione dal sito, in attesa di spazio e tempo per questa vacanzina. Ricominciare a lavorare il 2 (e terminare oggi), racchiude giorni festosi tra tristi parentesi...
Musicalmente parlando, l'abituale sbulacco prenatalizio quest'anno non è stato così sontuoso... mi sono comprato quattro CD, tre dei quali con un prezzo al di sotto dei 10 €... la raccolta a 4,50 dei Thin Lizzy si è dimostrata un buonissimo acquisto, così come l'antologia dei Parliament (sempre cestone dell'iper, sempre 4,50)... attendo felice i Classic Cuts di Grand Master Flash e il CD (ahimè a prezzo pieno) di Edan, mio pupillo quest'anno.
Ne avevo già parlato tempo fa, ma torno a magnificare le gesta di un manipolo di eroi provenienti da Los Angeles, che si chiamano The Mojo Filters e hanno tutto ciò che si può desiderare... il piglio garage, la voce Soul, l'hammond e pure il sitar... e sticazzi! Un prodotto variegato e completo... prossimamente su questi schermi.
E ora, cheddevodì... aspetto la "festa" alle 16,45 qui in ufficio, non vedo l'ora. Che sia finita.
Buon Nataaaale a vooooooooi!
(fab)
When I was little... my father was famous.
He was the greatest sam-urai in the empire;
and he was the Shogun's decapitator.
He cut off the heads of a hundred and thirty-one lords.
It was a bad time for the empire.
The Shogun just stayed inside his castle -- and he never came out.
People said his brain was infected by DEVILS.
My father would come home -- he would forget about the killings.
He wasn't scared of the Shogun, but the Shogun was scared of him.
Maybe that was the problem.
Then, one night... the Shogun sent his ninja spies to our house.
They were supposed to kill my father... but they didn't.
That was the night everything changed
Friday, December 23, 2005
Sunday, December 18, 2005
Fab da beefmaster's 2005 top 10
Classificone illustrato dei 10 dischi che mi sono piaciuti di più di quest'anno. Solo roba del 2005, e a seguire, in edit successivi, altre segnalazioni...
10) The Mars Volta "Frances The Mute": un po' troppo incasinato per chi è, come me, avvezzo a tutt'altro genere di nefandezze... ascolto tuttavia stuzzicante e ben suonato.
09) Dungen "Ta Det Lugnt": tra simaptica fricchettonaggine, e sperimentalismo, il fascino psichedelico al sapore di Ikea. Dalla Svezia con svitata inventiva, questi suoni saranno (forse) la prossima meta degli ex indies / ex garagers / sempretrendies... in attesa che qualcuno ce li confezioni e li venda nei supermarket del rock alternativo
10) The Mars Volta "Frances The Mute": un po' troppo incasinato per chi è, come me, avvezzo a tutt'altro genere di nefandezze... ascolto tuttavia stuzzicante e ben suonato.
09) Dungen "Ta Det Lugnt": tra simaptica fricchettonaggine, e sperimentalismo, il fascino psichedelico al sapore di Ikea. Dalla Svezia con svitata inventiva, questi suoni saranno (forse) la prossima meta degli ex indies / ex garagers / sempretrendies... in attesa che qualcuno ce li confezioni e li venda nei supermarket del rock alternativo
08) ...And You Will Know Us By The Trail Of Dead "Wolrls Apart": scie di cadaveri, mondi a parte e tanto scazzo compresso e sputato senza girarci attorno. Colonna sonora del febbraio scorso, con le mattine a -7°. I testi più caustici dell'anno.
07) The Dirtbombs "If You Don't Already Have A Look": è una raccolta, ma mette ordine nella marea di singoli del combo con due bassi e due batterie. Bello il CD di originali, curioso il CD di cover versions. C'è dentro Mick Collins. Basta?
06) Doves "Some Cities": ormai vicini al loro trademark, i mancuniani consegnano nelle mie mani quello che volevo sentire... pop tinto di Soul, feeling "urbano", rarefazioni... uno dei miei gruppi preferiti di sempre.
05) Black Rebel Motorcycle Club "Howl": il nero sta bene con tutto, ma soprattutto col nero. Dopo il secondo album che me li faceva irrimediabilmente bolliti, scoppiati, insulsi e leziosi, ora ritornano con una nuova formula, a loro "consona di diritto". Mi è piaciuta la loro scelta coraggiosa di cambiare sfumatura di nero
04) The Kills "No Wow": sempre tesi e sexy e con niente in mano hanno fatto un disco che si è incollato per molto tempo nel mio lettore. Mi piace la chimica lei/lui, secondo me stanno insieme, ma la cosa più importante è che il disco "suda" tanto da rimanere magrissimo, come la costruzione spettrale delle canzoni lui/lei/drum machine.
03) Art Brut "Bang Bang Rock'n'Roll": come ancora possa rimanere "sotto" ad un album di punk inglese, avendo trent'anni. Un po' Fall, un po' Buzzcoks, poco capaci di suonare ma capaci di essere simpatici per la semplicità estrema di quello che fanno. Infarcendolo di strampalate motivazioni artistiche... come diceva il mio amico Toby "Se sostituisci 'Bang Bang Rock And Roll' con 'Oi Oi Rock and Roll' sembra un pezzo dei 4 Skins!"
02) Weird War "Illuminated By The Light": Ian Svenonious e la sua cricca sono trendsetter dal 1991 almeno. E dicono sempre quello che vogliono, lavorando nell'ombra come dei veri sabotatori. Ora ci sono i Green Day che vendono "American Idiot": nel 1991 Svenonious aveva in mente un "13 Points Program To Destroy America". Sempre più "black" e "groovy", un disco muy pepato!
01) Edan "Beauty And The Beat": poco da dire, tantissimo da ascoltare... c'è un universo di roba qua dentro...
Altre segnalazioni eccellenti: Mathematics "The Problem", Wu-Tang Collective "Think Differently Music", The Rakes "Capture/Release", Morning After Girls "Shadows Evolve", Black Time "Blackout", Brian Jonestown Massacre "Tepid Peppermint Wonderland", At The Drive-In "This Station Is Non-Operational"...
La meglio compilation: Mojo Studio One Selector, in omaggio con Mojo del gennaio scorso
Il meglio disco italiano: Baustelle "La Malavita"
Il meglio singolo: Hi-Fi Killers (The) / Los Dragos Split EP 7"
La meglio ristampa: AC/DC "Back In Black" che non so se è del 2005, ma io l'ho comprata due mesi fa...
Il meglio DVD: Serge Gainsbourg "D'Autres Nouvelles des étoiles"
Il meglio concerto: Paul Weller all'Alkatraz Milano, 26 ottobre
Il peggio album: Babyshambles "Down In Albion"
Se mi viene in mente qualcosa faccio altri edit...
06) Doves "Some Cities": ormai vicini al loro trademark, i mancuniani consegnano nelle mie mani quello che volevo sentire... pop tinto di Soul, feeling "urbano", rarefazioni... uno dei miei gruppi preferiti di sempre.
05) Black Rebel Motorcycle Club "Howl": il nero sta bene con tutto, ma soprattutto col nero. Dopo il secondo album che me li faceva irrimediabilmente bolliti, scoppiati, insulsi e leziosi, ora ritornano con una nuova formula, a loro "consona di diritto". Mi è piaciuta la loro scelta coraggiosa di cambiare sfumatura di nero
04) The Kills "No Wow": sempre tesi e sexy e con niente in mano hanno fatto un disco che si è incollato per molto tempo nel mio lettore. Mi piace la chimica lei/lui, secondo me stanno insieme, ma la cosa più importante è che il disco "suda" tanto da rimanere magrissimo, come la costruzione spettrale delle canzoni lui/lei/drum machine.
03) Art Brut "Bang Bang Rock'n'Roll": come ancora possa rimanere "sotto" ad un album di punk inglese, avendo trent'anni. Un po' Fall, un po' Buzzcoks, poco capaci di suonare ma capaci di essere simpatici per la semplicità estrema di quello che fanno. Infarcendolo di strampalate motivazioni artistiche... come diceva il mio amico Toby "Se sostituisci 'Bang Bang Rock And Roll' con 'Oi Oi Rock and Roll' sembra un pezzo dei 4 Skins!"
02) Weird War "Illuminated By The Light": Ian Svenonious e la sua cricca sono trendsetter dal 1991 almeno. E dicono sempre quello che vogliono, lavorando nell'ombra come dei veri sabotatori. Ora ci sono i Green Day che vendono "American Idiot": nel 1991 Svenonious aveva in mente un "13 Points Program To Destroy America". Sempre più "black" e "groovy", un disco muy pepato!
01) Edan "Beauty And The Beat": poco da dire, tantissimo da ascoltare... c'è un universo di roba qua dentro...
Altre segnalazioni eccellenti: Mathematics "The Problem", Wu-Tang Collective "Think Differently Music", The Rakes "Capture/Release", Morning After Girls "Shadows Evolve", Black Time "Blackout", Brian Jonestown Massacre "Tepid Peppermint Wonderland", At The Drive-In "This Station Is Non-Operational"...
La meglio compilation: Mojo Studio One Selector, in omaggio con Mojo del gennaio scorso
Il meglio disco italiano: Baustelle "La Malavita"
Il meglio singolo: Hi-Fi Killers (The) / Los Dragos Split EP 7"
La meglio ristampa: AC/DC "Back In Black" che non so se è del 2005, ma io l'ho comprata due mesi fa...
Il meglio DVD: Serge Gainsbourg "D'Autres Nouvelles des étoiles"
Il meglio concerto: Paul Weller all'Alkatraz Milano, 26 ottobre
Il peggio album: Babyshambles "Down In Albion"
Se mi viene in mente qualcosa faccio altri edit...
Monday, December 12, 2005
Il Bushido delle strade
Atroce sofferenza e autopercosse con cilicio elettrico per chi oggi ricomincia.... AAAAAAHHHH! Pagherai per il lungo ponte! Vabeh, il fatto che io dica stronzate e che abbia detto stronzate fino a poco fa su Skype con Georgia vuol dire che tutto sommato sono di buon umore, che lunedì è già a metà.
Ormai quando sento dire che qualcuno "scende in campo" allaccio il pannolone per 5 anni, ma stavolta la discesa in campo è di Sir Simon Experience, che ci delizia col suo nuovo progetto musicale, ed è una notiziola positiva.
Ieri sera duplichescion party a casa di Toby (che lui stesso vorrebbe rinominare "bunker esoterico", ma noi rimaniamo fedeli al vecchio nome), poi Toby mi farai sapere cosa ne pensi dei CD che ti ho portato...
Ieri pomeriggio si disquisiva sul fatto che i ragazzetti moderni, quelli che vanno in giro a fare i furbacchioni con macchine di grossa cilindrata, riunendosi in riottose "ballotte", esibendo spavaldi abiti firmati e ribelli acconciature, hanno saltato a piè pari la fase "babanotto" (o "banotto"). La vita moderna, il danaro e l'eccessiva apprensione dei genitori hanno privato le ultimissime generazioni di quel clima di terrore che viene abitualmente provato da un giovane pre-adolescenziale della mia classe, ad esempio. Tra gli 11 e, in casi più disperati, 16 anni il giovine che assapora le prime uscite per recarsi al campo di pallone o in sala giochi o semplicemente a fare le prime "vasche" in centro è ancora avvolto nel suo bozzolo di "babanotto". E di "babanotti" vanno ghotti i bulletti più grandi, che esercitano sui suddetti i primi piccoli soprusi (tipo sottrarre il pallone / macchinina radiocomandata / videogiochino LCD / tirare le orecchie / farsi portare la cartella / schiuma a carnevale / calcio in culo) o, in casi più accentuati arrivano a ridurli in schiavitù per compiere atti che altrimenti nessuno avrebbe il coraggio di fare (tirare sassi all'autobus / insultare la ragazzina carina / stare sempre in porta e si può fuganare). Ebbene, da ex banotto mi sento di dire che questo breve periodo è formativo, in quanto insegna al banotto futuro uomo a volare basso, a non rompere le palle a nessuno, e, cosa più importante, a farsi gli affari propri, conquistando lo status di post banotto, lasciapassare per una vita, per esperienze adolescenziali e per una serena scelta della sottocultura di appartenenza. Il nonnismo col banotto non era quasi mai malvagio (sebbene da post banotto io abbia rinunciato, sono antimilitarista ancora prima di conoscere il significato della parola), è solo che la progressiva playstationizzazione delle generazioni ha lentamente soffocato questo codice, dando origine a virgulti superficiali, vitaminizzati e ignoranti, spesso irritanti nella loro convinzione di essere superiori. Ecco.
Vabeh, la cosa importante è che se sarete dalle parti di Roma giovedì:
GIOVEDI' 15 DICEMBRE
NOT MOVING
+ VIV PRINCE EXPERIENCE
LIVE AL JAILBREAK - VIA TIBURTINA, 870
Ex-banotti of the world unite!
(fab)
Ormai quando sento dire che qualcuno "scende in campo" allaccio il pannolone per 5 anni, ma stavolta la discesa in campo è di Sir Simon Experience, che ci delizia col suo nuovo progetto musicale, ed è una notiziola positiva.
Ieri sera duplichescion party a casa di Toby (che lui stesso vorrebbe rinominare "bunker esoterico", ma noi rimaniamo fedeli al vecchio nome), poi Toby mi farai sapere cosa ne pensi dei CD che ti ho portato...
Ieri pomeriggio si disquisiva sul fatto che i ragazzetti moderni, quelli che vanno in giro a fare i furbacchioni con macchine di grossa cilindrata, riunendosi in riottose "ballotte", esibendo spavaldi abiti firmati e ribelli acconciature, hanno saltato a piè pari la fase "babanotto" (o "banotto"). La vita moderna, il danaro e l'eccessiva apprensione dei genitori hanno privato le ultimissime generazioni di quel clima di terrore che viene abitualmente provato da un giovane pre-adolescenziale della mia classe, ad esempio. Tra gli 11 e, in casi più disperati, 16 anni il giovine che assapora le prime uscite per recarsi al campo di pallone o in sala giochi o semplicemente a fare le prime "vasche" in centro è ancora avvolto nel suo bozzolo di "babanotto". E di "babanotti" vanno ghotti i bulletti più grandi, che esercitano sui suddetti i primi piccoli soprusi (tipo sottrarre il pallone / macchinina radiocomandata / videogiochino LCD / tirare le orecchie / farsi portare la cartella / schiuma a carnevale / calcio in culo) o, in casi più accentuati arrivano a ridurli in schiavitù per compiere atti che altrimenti nessuno avrebbe il coraggio di fare (tirare sassi all'autobus / insultare la ragazzina carina / stare sempre in porta e si può fuganare). Ebbene, da ex banotto mi sento di dire che questo breve periodo è formativo, in quanto insegna al banotto futuro uomo a volare basso, a non rompere le palle a nessuno, e, cosa più importante, a farsi gli affari propri, conquistando lo status di post banotto, lasciapassare per una vita, per esperienze adolescenziali e per una serena scelta della sottocultura di appartenenza. Il nonnismo col banotto non era quasi mai malvagio (sebbene da post banotto io abbia rinunciato, sono antimilitarista ancora prima di conoscere il significato della parola), è solo che la progressiva playstationizzazione delle generazioni ha lentamente soffocato questo codice, dando origine a virgulti superficiali, vitaminizzati e ignoranti, spesso irritanti nella loro convinzione di essere superiori. Ecco.
Vabeh, la cosa importante è che se sarete dalle parti di Roma giovedì:
GIOVEDI' 15 DICEMBRE
NOT MOVING
+ VIV PRINCE EXPERIENCE
LIVE AL JAILBREAK - VIA TIBURTINA, 870
Ex-banotti of the world unite!
(fab)
Sunday, December 11, 2005
Jag Gillar Hardrock!
Prendo come titolo il retro di una t-shirt che mi ha regalato il mio amico Regio, che ora se ne sta in Svezia, una splendida maglietta del magazine scandinavo Sweden Rock...
Domenica e siamo dall'altra parte del fiume.
Ieri giro rituale prenatalizio a Milano con fratello e fidanzata... bella giornata, unica pecca la mia schiena malandata... e il fatto che causa austerity autoimposta non ho devoluto nulla alla causa discografica. Stamattina mi sono scaricato il nuovo Darkness (che mi sa che mi comprerò). Altro che barzelletta, è un buon disco di hard rock. Spogliati di coreografie e mossettine i quattro inglesi rimangono a mio avviso una buona compagine di musicisti che ripropongono qualcosa di fuori moda e di sufficientemente pacchiano. Ma credo che dietro a mode e coolness tutti si divertano come matti ad ascoltare delle simpatiche tamarrate, e così sia, il disco suona potente e hi fi come un calcio in culo, quindi thumbs up for The Darkness.
Ho anche il disco nuovo degli Strokes, che non sono ancora riuscito a capire bene... ora come ora sono del partito del sì, ma avrò modo di approfondire. Ho riprovato anche coi Babyshambles, casomai mi fossi sbagliato, ma niente da fare, non c'è trippa, per me è una cagata.
Anche per gli Arctic Monkeys, non riesco a vederci tutta sta figata. Tutti sti gruppi hanno un problema che sviscero con paragone pugilistico. Hanno lo stesso effetto di un diretto sinistro che si infrange sulla guardia dell'ascoltatore. C'è (forse) l'intenzione, ma di concreto niente, manca il gancio destro sulla faccia che hanno mollato i grandi.
A livello più underground massicci e molesti i Black Time, davvero a segno. E comunque le mazzate arrivano sempre dall'underground, come un montante sotto il mento...
Sah, la smetto di pontificare, mi faccio mezza pennichella...
(fab)
Domenica e siamo dall'altra parte del fiume.
Ieri giro rituale prenatalizio a Milano con fratello e fidanzata... bella giornata, unica pecca la mia schiena malandata... e il fatto che causa austerity autoimposta non ho devoluto nulla alla causa discografica. Stamattina mi sono scaricato il nuovo Darkness (che mi sa che mi comprerò). Altro che barzelletta, è un buon disco di hard rock. Spogliati di coreografie e mossettine i quattro inglesi rimangono a mio avviso una buona compagine di musicisti che ripropongono qualcosa di fuori moda e di sufficientemente pacchiano. Ma credo che dietro a mode e coolness tutti si divertano come matti ad ascoltare delle simpatiche tamarrate, e così sia, il disco suona potente e hi fi come un calcio in culo, quindi thumbs up for The Darkness.
Ho anche il disco nuovo degli Strokes, che non sono ancora riuscito a capire bene... ora come ora sono del partito del sì, ma avrò modo di approfondire. Ho riprovato anche coi Babyshambles, casomai mi fossi sbagliato, ma niente da fare, non c'è trippa, per me è una cagata.
Anche per gli Arctic Monkeys, non riesco a vederci tutta sta figata. Tutti sti gruppi hanno un problema che sviscero con paragone pugilistico. Hanno lo stesso effetto di un diretto sinistro che si infrange sulla guardia dell'ascoltatore. C'è (forse) l'intenzione, ma di concreto niente, manca il gancio destro sulla faccia che hanno mollato i grandi.
A livello più underground massicci e molesti i Black Time, davvero a segno. E comunque le mazzate arrivano sempre dall'underground, come un montante sotto il mento...
Sah, la smetto di pontificare, mi faccio mezza pennichella...
(fab)
Friday, December 09, 2005
Bridge over troubled waters
E ponte sia! A casa, col mal di testa di chi si rilassa e il male alla schiena che tra un po' mi sparo un Aulin Wolf, dopo mangiato. Mercoledì sera bello il Bus-One, divertente come una volta, un bell'ambiente con tanta gente, un po' di sano svacco... forse saranno state le persone che abbiamo incontrato a creare l'atmosfera (ciao Massi & Andrea, una volta organizziamo di andare a cena in un posto decente! Poi la Mocker Mafia, il Lele, pEIS + Ste + co., l'alcolnauta Toby, il Toaster e una mare di altri che adesso non ricordo che c'ho l'emicrania). Misty Lane con un banchetto tempestato di leccornie, per fortuna che avevo i soldi contati, sarei finito in bancarotta!
Vabeh, oggi l'italiano è una superstizione, non fate caso alla forma...
Adesso (dopo essermi smazzato la traduzione + pubblicazione) dell'intervista ai Blue Van, mi dedico un po' allo scaricamento viulento... che Simone dei Mockers mi ha detto che gli Arctic Monkeys sono OK e io non li ho ancora sentiti...
Comunque la prospettiva di avere ancora due giorni di lassismo e sbulacco a casa spacca.
Intanto io ve la butto lì... se fate un giro qui magari vi piacciono.
Ora pranzo, poi entro nel letto in 619 Rey Mysterio styleeea... e lo svacco continua!
Now Playing: Air "Talkie Walkie"
(fab)
Vabeh, oggi l'italiano è una superstizione, non fate caso alla forma...
Adesso (dopo essermi smazzato la traduzione + pubblicazione) dell'intervista ai Blue Van, mi dedico un po' allo scaricamento viulento... che Simone dei Mockers mi ha detto che gli Arctic Monkeys sono OK e io non li ho ancora sentiti...
Comunque la prospettiva di avere ancora due giorni di lassismo e sbulacco a casa spacca.
Intanto io ve la butto lì... se fate un giro qui magari vi piacciono.
Ora pranzo, poi entro nel letto in 619 Rey Mysterio styleeea... e lo svacco continua!
Now Playing: Air "Talkie Walkie"
(fab)
Wednesday, December 07, 2005
The knowledge doesn't live in the city
Questo è definitivo. Alla faccia di chi si crede di sapere tutto. E comunque è fighissimo!
Just give me a black mask
Sopravvissuto ad una trasferta di lavoro milanese, riprendo le fila del blog, ricordando che non sta bene mettere le dita nel naso, ma lo fanno tutti, specialmente in questa stagione. Oggi qui a lavorare è una guerriglia, ci prepariamo con calma e serenità al ponte dell'8. Ponte? Fino a stasera alle 17,30 però non è certo... ovviamente. Forse è un ponte sul fiume Kwai.
Ieri sera comunque un bell'avvenimento nell'imperscrutabile sfera dei cazzi miei...
Nell'universo che circonda suddetta imperscrutabile sfera, e musicalmente parlando, giunse da Los Angeles (base In The Red) il CD dei Black Time che tanto aspettavo. Entrò nella sfera ieri sera avvolto in un bozzolo di nebbia, per ascolto in macchina. Io dico che spacca. Ovviamente asterersi puristi, gente che guarda "la tecnica" e "la registrazione"... solo questi 34 minuti sono un'istantanea di una Londra zozza e infida, "nera"di clubs marci ma senz'altro più interessante di quella che oggigiorno (musicalmente) tutti conoscono. E' punk, un po' garage, deragliato e molesto, ma io in questo periodo lo digerisco abbastanza bene e ne vorrei sempre di più.
E' una specie di antidoto alle microiniezioni di nervoso che vengono applicate qui e talvolta intorno, al di fuori della sfera, da terze parti con cui si è costretti ad interagire. Black Time Part I.
Il stamattina alle 7.50 record stagionale... meno sei gradi... che sabato scorso ci è pure saltata la cena messicana causa ghiaccio/neve mannaggia la fisica!
My own business sphere... 10... 9... 8... 7... 6... 5... 4... 3... 2... 1... shields on!
Ciao a tutti, mi si è pressurizzata la cabina...
(fab)
Ieri sera comunque un bell'avvenimento nell'imperscrutabile sfera dei cazzi miei...
Nell'universo che circonda suddetta imperscrutabile sfera, e musicalmente parlando, giunse da Los Angeles (base In The Red) il CD dei Black Time che tanto aspettavo. Entrò nella sfera ieri sera avvolto in un bozzolo di nebbia, per ascolto in macchina. Io dico che spacca. Ovviamente asterersi puristi, gente che guarda "la tecnica" e "la registrazione"... solo questi 34 minuti sono un'istantanea di una Londra zozza e infida, "nera"di clubs marci ma senz'altro più interessante di quella che oggigiorno (musicalmente) tutti conoscono. E' punk, un po' garage, deragliato e molesto, ma io in questo periodo lo digerisco abbastanza bene e ne vorrei sempre di più.
E' una specie di antidoto alle microiniezioni di nervoso che vengono applicate qui e talvolta intorno, al di fuori della sfera, da terze parti con cui si è costretti ad interagire. Black Time Part I.
Il stamattina alle 7.50 record stagionale... meno sei gradi... che sabato scorso ci è pure saltata la cena messicana causa ghiaccio/neve mannaggia la fisica!
My own business sphere... 10... 9... 8... 7... 6... 5... 4... 3... 2... 1... shields on!
Ciao a tutti, mi si è pressurizzata la cabina...
(fab)
Friday, December 02, 2005
Ramshackle Day Parade
Prendo in prestito il titolo di uno splendido pezzo di Joe Strummer coi Mescaleros, così perchè suona bene...
Ho avuto la possibilità ieri di ascoltare un paio di cosette, e volevo sputare un paio di giudizi a caldo... l'album di Damian Marley (ultimo figlio di Bob) "Welcome to Jamrock" è secondo me davvero ben fatto. Suoni puliti, qualche richiamo "roots", un feeling assolutamente urbano, grezzo, grasso e incazzoso. Bello. L'album dei Babyshambles invece... (pausa fantozziana) E' UNA CAGATA PAZZESCAAA!!! Non voglio sparare su Pete Doherty e i suoi amici, per carità, li conoscessi almeno... ma musicalmente li trovo esili, senza idee, e soprattutto stonati, ma proprio nel senso musicale del termine... alcuni punti ricordano proprio una gang di hooligans ubriachi, ho fatto fatica ad arrivare in fondo... sembra il primo demo di un gruppo di ragazzini che suonano in garage. L'album di Kid Congo invece mi sembra pheego, quel senso di pheego che possono essere i personaggi come lui, un po' strano, uno che lavora in sordina ma che sa esattamente cosa vuole quando suona... beh, credo basta... arriva weekend, arriva cena caliente al messicano, speriamo non arrivi la neve, da sciogliere a colpi di rutti al tabasco... sombrero in testa ben allacciato e luci accese anche di giorno, come diceva Nico Cereghini...
Ciao!
(fab)
Ho avuto la possibilità ieri di ascoltare un paio di cosette, e volevo sputare un paio di giudizi a caldo... l'album di Damian Marley (ultimo figlio di Bob) "Welcome to Jamrock" è secondo me davvero ben fatto. Suoni puliti, qualche richiamo "roots", un feeling assolutamente urbano, grezzo, grasso e incazzoso. Bello. L'album dei Babyshambles invece... (pausa fantozziana) E' UNA CAGATA PAZZESCAAA!!! Non voglio sparare su Pete Doherty e i suoi amici, per carità, li conoscessi almeno... ma musicalmente li trovo esili, senza idee, e soprattutto stonati, ma proprio nel senso musicale del termine... alcuni punti ricordano proprio una gang di hooligans ubriachi, ho fatto fatica ad arrivare in fondo... sembra il primo demo di un gruppo di ragazzini che suonano in garage. L'album di Kid Congo invece mi sembra pheego, quel senso di pheego che possono essere i personaggi come lui, un po' strano, uno che lavora in sordina ma che sa esattamente cosa vuole quando suona... beh, credo basta... arriva weekend, arriva cena caliente al messicano, speriamo non arrivi la neve, da sciogliere a colpi di rutti al tabasco... sombrero in testa ben allacciato e luci accese anche di giorno, come diceva Nico Cereghini...
Ciao!
(fab)
Thursday, December 01, 2005
Got it back!
Stamattina mi hanno ridato la macchina, dopo 10 giorni dal meccanico... si era praticamente fuso il motore, perchè la FIAT garantisce sempre il suo usato. Ma non paga la manodopera.
Comunque, amarezza a parte fondamentalmente ho un mezzo munito di sintolettore CD sotto le mie terga e siccome la mia punto è, durante la settimana, il luogo adibito all'ascolto, non vedo l'ora di ricaricare di disordine ed entropia le tasche laterali, che torneranno rigonfie di piccoli supporti digitali...
Stamattina sono di buon umore, perchè abbiamo ricevuto una mail a seguito di un'intervista e gli interessati si sono complimentati con noi per le domande. Senza falsa modestia, son soddisfazioni.
Qui in ditta oggi c'è agitazione nel direttivo, persone ben vestite che vanno e vengono, discorsi sul futuro... bah... ora sono tutti a pranzo, io ho declinato... proprio non mi va di andare a pranzo con loro, quelle poche volte che sono andato mi sono rotto le palle, poi qui c'è skype e posso fare 2 chiacchiere con Georgia e ho salsiccia/patate/piselli che ora riposano in pace al mio interno.
Quindi presidio aziendale.
Discamente parlando, nei 10 minuti che mi dividono tra l'entrata in casa alle 23,30 e il parcheggio nel letto alle 23,40 mi sto ascoltando l'ultimo album degli Yuppie Flu, che mi sono comprato per poche corone domenica a Milano... mi sembra un prodotto piacevole e carino... appena gli avrò preso le misure magari ne parlerò più con calma.
Sto aspettando anche il CD dei Black Time, che ho ordinato ormai 15 giorni fa direttamente alla In The Red records... boh, magari oggi ho l'infilata fortunata e tornando a casa stasera me lo trovo nella buca delle lettere...
Forse sono davvero così stronzo da essere metereopatico, e oggi che c'è il sole mi sento quasi preso bene... e perciò vi lascio una perla da quel fine umorista che è il nostro amico Toby... tratto dall'ultima lettera di Tobia a Fabio:
"...ue' come'? io ieri son andato a far la visita dallortopedico ad AL e sembra che ho un problema al disco io gli ho detto che a casa ne ho degli altri.... ma bho..."
(fab)
Comunque, amarezza a parte fondamentalmente ho un mezzo munito di sintolettore CD sotto le mie terga e siccome la mia punto è, durante la settimana, il luogo adibito all'ascolto, non vedo l'ora di ricaricare di disordine ed entropia le tasche laterali, che torneranno rigonfie di piccoli supporti digitali...
Stamattina sono di buon umore, perchè abbiamo ricevuto una mail a seguito di un'intervista e gli interessati si sono complimentati con noi per le domande. Senza falsa modestia, son soddisfazioni.
Qui in ditta oggi c'è agitazione nel direttivo, persone ben vestite che vanno e vengono, discorsi sul futuro... bah... ora sono tutti a pranzo, io ho declinato... proprio non mi va di andare a pranzo con loro, quelle poche volte che sono andato mi sono rotto le palle, poi qui c'è skype e posso fare 2 chiacchiere con Georgia e ho salsiccia/patate/piselli che ora riposano in pace al mio interno.
Quindi presidio aziendale.
Discamente parlando, nei 10 minuti che mi dividono tra l'entrata in casa alle 23,30 e il parcheggio nel letto alle 23,40 mi sto ascoltando l'ultimo album degli Yuppie Flu, che mi sono comprato per poche corone domenica a Milano... mi sembra un prodotto piacevole e carino... appena gli avrò preso le misure magari ne parlerò più con calma.
Sto aspettando anche il CD dei Black Time, che ho ordinato ormai 15 giorni fa direttamente alla In The Red records... boh, magari oggi ho l'infilata fortunata e tornando a casa stasera me lo trovo nella buca delle lettere...
Forse sono davvero così stronzo da essere metereopatico, e oggi che c'è il sole mi sento quasi preso bene... e perciò vi lascio una perla da quel fine umorista che è il nostro amico Toby... tratto dall'ultima lettera di Tobia a Fabio:
"...ue' come'? io ieri son andato a far la visita dallortopedico ad AL e sembra che ho un problema al disco io gli ho detto che a casa ne ho degli altri.... ma bho..."
(fab)
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